Ecco, ci siamo. Le vacanze stanno giungendo al termine, tra poche ore si riparte, destinazione casa.
Concedetemi di scrivere alcune cose a casaccio, senza filo logico...riflessioni personali messe nero su bianco.
Cosa mi rimarrà di questa vacanza?
Vento.
Sole.
Natura.
Paesaggi. Tanti e diversi.
Animali.
Il mio amore tutto per me. Che lusso!
Pesce, tanto pesce.
La gentilezza delle persone.
I sorrisi.
Niente make-up.
Vestirsi easy, molto easy.
Uscire dall'hotel con le loro ciabattine in spugna e andare in paese così, senza sguardi strani e occhiate che giudicano.
Il ritmo della musica africana.
L'ordine.
Le stelle, tantissime.
La sensazione di non essere lontana da casa.
Ecco, questa è stata la mia Africa.
Day 10: pinguini, vigneti, piscina...
Ieri sera ci hanno consigliato di andare a cena in un posto molto quotato per i frutti di mare. Io avrei un'altra idea del significato della parola "quotato". Ma passiamo oltre...che è meglio. Comunque, nel caso in cui vi dicessero di andare all'Ocean's Basket, ricordatevi di chiedere altre opzioni ;-)
Oggi il tempo non è bellissimo...direi che le nuvole dominano in cielo, dunque siamo andati a vedere un'altra colonia di pinguini a 40 minuti da macchina da Hermanus. Ecco, vi assicuro che sono tanto bellini quanto...puzzosi! Mamma mia che odore indigesto! Cinque minuti giusto per fare due foto e via a gambe levate!
Dove di va? Wine tasting? Again? Yes, again!
Una coppia londinese che ha fatto il safari con noi ci ha consigliato di andare alla farm "La Vierge". Hanno usato aggettivi tipo: amazing, lovely, absolutely breathtaking. Beh, andiamoci!
Il posto è molto carino, si trova a cinque minuti da Hermanus, in mezzo ai suoi bei vigneti e ulivi. Lo champagne (che poi champagne non è, ma è bubbly wine), a quanto pare è buono (assaggiatore ufficiale=mio fidanzato), ed il cibo pure. Sono specializzati in ostriche e champagne, da degustare sulla terrazza al tramonto (consiglio spassionato della proprietaria del ristorante)...le ostriche qui sono ottime, piccoline ma dolcissime.
Dopo pranzo, gelatino al mare (prezzi decisamente sproporzionati rispetto al resto...5 euro due palline, mah), e grandi nanne a bordo piscina. Così ci piace!
Domani sarà il nostro ultimo giorno in Sudafrica...un po' di tristezza inizia a farsi sentire, ma diciamoci la verità: la Svizzera è stupenda e tornare a casa è sempre bello!
Oggi il tempo non è bellissimo...direi che le nuvole dominano in cielo, dunque siamo andati a vedere un'altra colonia di pinguini a 40 minuti da macchina da Hermanus. Ecco, vi assicuro che sono tanto bellini quanto...puzzosi! Mamma mia che odore indigesto! Cinque minuti giusto per fare due foto e via a gambe levate!
Dove di va? Wine tasting? Again? Yes, again!
Una coppia londinese che ha fatto il safari con noi ci ha consigliato di andare alla farm "La Vierge". Hanno usato aggettivi tipo: amazing, lovely, absolutely breathtaking. Beh, andiamoci!
Il posto è molto carino, si trova a cinque minuti da Hermanus, in mezzo ai suoi bei vigneti e ulivi. Lo champagne (che poi champagne non è, ma è bubbly wine), a quanto pare è buono (assaggiatore ufficiale=mio fidanzato), ed il cibo pure. Sono specializzati in ostriche e champagne, da degustare sulla terrazza al tramonto (consiglio spassionato della proprietaria del ristorante)...le ostriche qui sono ottime, piccoline ma dolcissime.
Dopo pranzo, gelatino al mare (prezzi decisamente sproporzionati rispetto al resto...5 euro due palline, mah), e grandi nanne a bordo piscina. Così ci piace!
Domani sarà il nostro ultimo giorno in Sudafrica...un po' di tristezza inizia a farsi sentire, ma diciamoci la verità: la Svizzera è stupenda e tornare a casa è sempre bello!
Day 9: Pearly Beach
Ah la belle vie...j'adore!
Ti svegli dopo nove ore di sonno (erano giorni che non succedeva!), metti i piedini sotto il tavolo vicino al buffet colazione e, con lo sguardo rivolto verso il mare non puoi far altro che pensare "I am a lucky girl".
Ho mangiato chili di frutta esotica e muffins, il mio adorato cappuccino (finalmente ne ho trovato uno buono!), e poi via...dove andiamo oggi? Gaansbaai? Ok, si parte!
La Garden Route è una strada lunghissima lungo la costa e passa tra le montagne e il mare...sembra non finire mai, ma non ci si annoia, ci sono sempre tante cose da vedere.
Arriviamo nel paesino che ci eravamo imposti come meta, ci guardiamo e..."bello amore, ma perché non andiamo oltre?". Ormai siamo abituati a macinare chilometri in macchina. Leggiamo un cartello con scritto "Pearly Bay", ad un nome così girly non ho saputo resistere. "Andiamo li!". Altri 30 km, e che sarà mai?
Arriviamo, posteggiamo e iniziamo a guardare a destra, poi a sinistra. Solo mare, spiaggia, e nessun altro! Solo noi, che lusso!
Camminiamo in spiaggia per 45 minuti e troviamo una piscina naturale tra degli scogli bassi. L'acqua dell'oceano è frescolina, ma queste piscine sono fantastiche: io che davanti all'acqua fredda sono come un gatto, mi ci sono tuffata al volo! L'acqua era tiepida e calma, ed un bagno nel mare in questa vacanza dovevo pur farlo, no?
Vi lascio alcune foto della giornata...una di quelle da ricordare come "a Special Day"...
Ti svegli dopo nove ore di sonno (erano giorni che non succedeva!), metti i piedini sotto il tavolo vicino al buffet colazione e, con lo sguardo rivolto verso il mare non puoi far altro che pensare "I am a lucky girl".
Ho mangiato chili di frutta esotica e muffins, il mio adorato cappuccino (finalmente ne ho trovato uno buono!), e poi via...dove andiamo oggi? Gaansbaai? Ok, si parte!
La Garden Route è una strada lunghissima lungo la costa e passa tra le montagne e il mare...sembra non finire mai, ma non ci si annoia, ci sono sempre tante cose da vedere.
Arriviamo nel paesino che ci eravamo imposti come meta, ci guardiamo e..."bello amore, ma perché non andiamo oltre?". Ormai siamo abituati a macinare chilometri in macchina. Leggiamo un cartello con scritto "Pearly Bay", ad un nome così girly non ho saputo resistere. "Andiamo li!". Altri 30 km, e che sarà mai?
Arriviamo, posteggiamo e iniziamo a guardare a destra, poi a sinistra. Solo mare, spiaggia, e nessun altro! Solo noi, che lusso!
Camminiamo in spiaggia per 45 minuti e troviamo una piscina naturale tra degli scogli bassi. L'acqua dell'oceano è frescolina, ma queste piscine sono fantastiche: io che davanti all'acqua fredda sono come un gatto, mi ci sono tuffata al volo! L'acqua era tiepida e calma, ed un bagno nel mare in questa vacanza dovevo pur farlo, no?
Vi lascio alcune foto della giornata...una di quelle da ricordare come "a Special Day"...
Day 8: Swellendam e Hermanus
Due giorni al safari direi che possano bastare...è bello ed emozionante, ma anche stancante...dopo due notti in cui ti svegli alle 5 e giri per 7 ore al giorno nella riserva a caccia dei big five (gli animali più pericolosi, ossia leone, elefante, rinoceronte, ippopotamo e bufalo)...prendendo colpi a destra e sinistra, sei quasi felice di dire "it was a pleasure, thank you so much...bye bye"
Ma partiamo felici perché gli animali sono eccezionali...e stamattina anche la leonessa si è fatta vedere!
Prossima destinazione: Hermanus, villaggio sul mare famoso per l'avvistamento delle balene (che però passano verso ottobre...dunque a meno che una non se la sia presa mooooolto comoda, non ne vedremo).
Il viaggio dal safari al mare sarebbe durato qualche ora, ma lo abbiamo allungato passando a Swellendam dove abbiamo pranzato e comprato chili di miele (la mia valigia scoppierà!) e facendo una strada sterrata per più di cento chilometri (l'altra era chiusa...). Il viaggio è stato lungo, ma i paesaggi ci hanno ripagato: vigneti, prati, piccoli cottages e farms...
Hermanus è tranquillissima...con scogliere a picco sul mare, tanti ristorantini e villette. L'hotel è splendido...The Marine...penso proprio che saranno giorni di puro relax, meritato? Mhhh, diciamo di si!
Ma partiamo felici perché gli animali sono eccezionali...e stamattina anche la leonessa si è fatta vedere!
Prossima destinazione: Hermanus, villaggio sul mare famoso per l'avvistamento delle balene (che però passano verso ottobre...dunque a meno che una non se la sia presa mooooolto comoda, non ne vedremo).
Il viaggio dal safari al mare sarebbe durato qualche ora, ma lo abbiamo allungato passando a Swellendam dove abbiamo pranzato e comprato chili di miele (la mia valigia scoppierà!) e facendo una strada sterrata per più di cento chilometri (l'altra era chiusa...). Il viaggio è stato lungo, ma i paesaggi ci hanno ripagato: vigneti, prati, piccoli cottages e farms...
Hermanus è tranquillissima...con scogliere a picco sul mare, tanti ristorantini e villette. L'hotel è splendido...The Marine...penso proprio che saranno giorni di puro relax, meritato? Mhhh, diciamo di si!
Days 6-7: Safari...
Non chiedetemi dove siamo, non l'ho mica ben capito. Per me, l'espressione "in the middle of nowhere" sembra la più azzeccata.
Siamo in una zona semi desertica, in una riserva che si chiama Sanbona. Ora vi dirò per l'ennesima volta che il posto è stupendo...non vorrei sembrare monotematica, ma lo è davvero. Immaginate di guidare per ore e non vedere nulla a parte qualche villaggio microscopico...e continuare a viaggiare tra distese e montagne fino all'entrata della riserva (che consiste in una barriera dove ti fanno firmare un foglio, and that's it). E guidare ancora, e ancora. E poi finalmente vedi alberi, verde, e dei bungalow...pochi, forse sei. Ed un giardino curatissimo, scimmiette, una piscina e tutto intorno il nulla. Questa sarà la nostra casa per i prossimi due giorni.
La stanza è immensa, ma la cosa più bella è una doppia doccia esterna costruita nella roccia, dove nessuno ti può vedere (scimmie a parte)...
Abbiamo già fatto due uscite (game drives), e visto molti animali: cheetas, giraffe, zebre, elefanti, ippopotami, kudu, gazzelle, iene, rinoceronti...manca ancora il re leone...forse saremo più fortunati durante l'uscita di questa sera!
La mattina ci si sveglia alle 5.30 e alle 6.00 si parte...jeep senza tetto, e su e giù per le piste a cercare gli animali...è il secondo safari che faccio in vita mia (il primo era nello Tsavo, in Kenya) ed è qualcosa di speciale. Gli animali nel loro habitat sono i padroni di casa, noi umani siamo gli ospiti. Massimo rispetto per la natura ed occhi aperti sono il filo conduttore di ogni uscita nella riserva, che per estensione è la quarta più grande del Sudafrica.
La guida ci spiega molte cose interessanti riguardo agli animali, quelle che mi sono rimaste più impresse sono:
- i cheetas (felini maculati) corrono da 0 a 90 km orari in due secondi, e arrivano a 120 km orari in pochi secondi in più
-chi comanda tra gli ippopotami è il maschio più anziano e, se lui va in acqua, tutti vanno in acqua, se si sposta, tutti lo seguono...hanno una pelle spessa 7 cm e se vengono feriti si auto-medicano grazie ad un liquido che producono che è antibatterico, anti-qui e anti-la...
-gli elefanti maschi, quando diventano ometti, vengono cacciati dal gruppo delle femmine che non gradiscono le loro continue attenzioni. Si devono dunque "accodare" ad un maschio adulto ed imparare a comportarsi
-sapete perché le zebre hanno le strisce? Perché quando vengono attaccate, correndo in gruppo creano un effetto ottico che confonde il predatore
-le giraffe hanno un cuore che pesa più di 20 kg...perché deve pompare il sangue fino alla testa che si trova decisamente in alto!
Ok, per ora è tutto...non vorrei rubare il lavoro a National Geographic! ;-)
PS: riesco a pubblicare le foto solo dal cellulare, purtroppo...quelle fatte con la macchina fotografica sono ben diverse, ma potrò scaricarle solo quando sarò a casa. Sorry ;-)
Siamo in una zona semi desertica, in una riserva che si chiama Sanbona. Ora vi dirò per l'ennesima volta che il posto è stupendo...non vorrei sembrare monotematica, ma lo è davvero. Immaginate di guidare per ore e non vedere nulla a parte qualche villaggio microscopico...e continuare a viaggiare tra distese e montagne fino all'entrata della riserva (che consiste in una barriera dove ti fanno firmare un foglio, and that's it). E guidare ancora, e ancora. E poi finalmente vedi alberi, verde, e dei bungalow...pochi, forse sei. Ed un giardino curatissimo, scimmiette, una piscina e tutto intorno il nulla. Questa sarà la nostra casa per i prossimi due giorni.
La stanza è immensa, ma la cosa più bella è una doppia doccia esterna costruita nella roccia, dove nessuno ti può vedere (scimmie a parte)...
Abbiamo già fatto due uscite (game drives), e visto molti animali: cheetas, giraffe, zebre, elefanti, ippopotami, kudu, gazzelle, iene, rinoceronti...manca ancora il re leone...forse saremo più fortunati durante l'uscita di questa sera!
La mattina ci si sveglia alle 5.30 e alle 6.00 si parte...jeep senza tetto, e su e giù per le piste a cercare gli animali...è il secondo safari che faccio in vita mia (il primo era nello Tsavo, in Kenya) ed è qualcosa di speciale. Gli animali nel loro habitat sono i padroni di casa, noi umani siamo gli ospiti. Massimo rispetto per la natura ed occhi aperti sono il filo conduttore di ogni uscita nella riserva, che per estensione è la quarta più grande del Sudafrica.
La guida ci spiega molte cose interessanti riguardo agli animali, quelle che mi sono rimaste più impresse sono:
- i cheetas (felini maculati) corrono da 0 a 90 km orari in due secondi, e arrivano a 120 km orari in pochi secondi in più
-chi comanda tra gli ippopotami è il maschio più anziano e, se lui va in acqua, tutti vanno in acqua, se si sposta, tutti lo seguono...hanno una pelle spessa 7 cm e se vengono feriti si auto-medicano grazie ad un liquido che producono che è antibatterico, anti-qui e anti-la...
-gli elefanti maschi, quando diventano ometti, vengono cacciati dal gruppo delle femmine che non gradiscono le loro continue attenzioni. Si devono dunque "accodare" ad un maschio adulto ed imparare a comportarsi
-sapete perché le zebre hanno le strisce? Perché quando vengono attaccate, correndo in gruppo creano un effetto ottico che confonde il predatore
-le giraffe hanno un cuore che pesa più di 20 kg...perché deve pompare il sangue fino alla testa che si trova decisamente in alto!
Ok, per ora è tutto...non vorrei rubare il lavoro a National Geographic! ;-)
PS: riesco a pubblicare le foto solo dal cellulare, purtroppo...quelle fatte con la macchina fotografica sono ben diverse, ma potrò scaricarle solo quando sarò a casa. Sorry ;-)
Day 5: Winelands...
Goodbay Cape Town...
Sono stati 4 giorni bellissimi e molto ricchi di emozioni e scoperte, ma il viaggio continua. Si va nell'entroterra, nella zona dei vigneti.
Prima tappa Stellenbosch...la cittadina più famosa per il vino sudafricano. Arriviamo in circa 45 minuti...è sabato e il paese è affollato...decidiamo dunque di proseguire verso Franschhoek, dove abbiamo prenotato il nostro hotel, La Petite Ferme. Depositiamo i bagagli e via: il gran premio delle degustazioni ha inizio! Pranziamo presso Môreson, ottimi formaggi, affettati e pane fatto in casa...poi il mio fidanzato si lancia nella prima degustazione: champagne, champagne rosé, cabernet...ad un certo punto perdo il conto. So solo che il suo inglese, da buono improvvisamente è ottimo, praticamente madre lingua! E via in un'altra "farm" dove, oltre alla degustazione, visitiamo il museo con la collezione di automobili più prestigiosa del Continente. Beh, sebbene io non sia un'appassionata del genere, devo dire che ne è valsa la pena.
Ultima degustazione (ho messo un limite!) presso La Motte: meraviglioso! Un relais curatissimo, un'oasi di pace in mezzo ai vigneti. Cheesecake e caffè per me, vino per lui (tra poco lo sentiremo parlare anche l'afrikans!).
Torniamo in hotel e ci impossessiamo della camera: che bella! Proprio una chicca...si tratta di una villa suddivisa in 4 camere con piscina privata, con un panorama che lascia senza fiato...una valle di vigneti, di prati curatissimi e di fiori si estende fino a dove si riesce a vedere!
Tuffo in piscina e aperitivo con i vicini di camera (from London) in veranda, con vino della casa. La lingua inglese per il mio fidanzato ormai non ha più segreti...he is sooo amazing! ;-)
Sono stati 4 giorni bellissimi e molto ricchi di emozioni e scoperte, ma il viaggio continua. Si va nell'entroterra, nella zona dei vigneti.
Prima tappa Stellenbosch...la cittadina più famosa per il vino sudafricano. Arriviamo in circa 45 minuti...è sabato e il paese è affollato...decidiamo dunque di proseguire verso Franschhoek, dove abbiamo prenotato il nostro hotel, La Petite Ferme. Depositiamo i bagagli e via: il gran premio delle degustazioni ha inizio! Pranziamo presso Môreson, ottimi formaggi, affettati e pane fatto in casa...poi il mio fidanzato si lancia nella prima degustazione: champagne, champagne rosé, cabernet...ad un certo punto perdo il conto. So solo che il suo inglese, da buono improvvisamente è ottimo, praticamente madre lingua! E via in un'altra "farm" dove, oltre alla degustazione, visitiamo il museo con la collezione di automobili più prestigiosa del Continente. Beh, sebbene io non sia un'appassionata del genere, devo dire che ne è valsa la pena.
Ultima degustazione (ho messo un limite!) presso La Motte: meraviglioso! Un relais curatissimo, un'oasi di pace in mezzo ai vigneti. Cheesecake e caffè per me, vino per lui (tra poco lo sentiremo parlare anche l'afrikans!).
Torniamo in hotel e ci impossessiamo della camera: che bella! Proprio una chicca...si tratta di una villa suddivisa in 4 camere con piscina privata, con un panorama che lascia senza fiato...una valle di vigneti, di prati curatissimi e di fiori si estende fino a dove si riesce a vedere!
Tuffo in piscina e aperitivo con i vicini di camera (from London) in veranda, con vino della casa. La lingua inglese per il mio fidanzato ormai non ha più segreti...he is sooo amazing! ;-)
Day 4: relaxing at the beach
Svegliarsi e non vedere una nuvola in cielo, è già di per se bellissimo. Quando si è al mare, ancora di più! Dopo le visite culturali degli scorsi giorni, oggi ci siamo dedicati al relax totale. Colazione in una bakery al waterfront (ci siamo svegliati troppo tardi ed in albergo il buffet colazione era già finito...ops), giretto in una shopping mall (dove l'unica cosa che volevo comprare era esaurita, Argh!) e poi spiaggia...il nome è pressoché impronunciabile (Llandudno), ma il posto è stupendo. Una piccola baia ai piedi di un'imponente montagna, sabbia bianca, tante onde, tanti surfisti (con la muta perché l'acqua è ghiacciata), poca gente ma...troppo vento! Quando cessa è un regalo...ma quando soffia, mmmhhhh, alza tanta di quella che sabbia che se ti prende ti schiaffeggia!
Vedendo anche le altre spiagge attorno alla Città, ho capito che non è il posto per le persone a cui piacciono gli stabilimenti attrezzati con lettini, ombrelloni, ristorantini, baretti e musica. Qui la natura è selvaggia, e di lettini non se ne trovano quasi (quando non c'è vento, dei ragazzi del luogo ne affittano, ma in giornate come oggi...asciugamano sulla sabbia, e via andare!).
Ma è giusto così, chi vuole altri servizi, ha migliaia di altre destinazioni balneari tra cui scegliere...
Domani si parte per le wineries...dicono sia stupendo...anche se, da brava pseudo astemia, mi dedicherò più che altro ad apprezzare il paesaggio...il mio fidanzato invece saprà dire qualcosa anche riguardo ai vini ;-)
Vedendo anche le altre spiagge attorno alla Città, ho capito che non è il posto per le persone a cui piacciono gli stabilimenti attrezzati con lettini, ombrelloni, ristorantini, baretti e musica. Qui la natura è selvaggia, e di lettini non se ne trovano quasi (quando non c'è vento, dei ragazzi del luogo ne affittano, ma in giornate come oggi...asciugamano sulla sabbia, e via andare!).
Ma è giusto così, chi vuole altri servizi, ha migliaia di altre destinazioni balneari tra cui scegliere...
Domani si parte per le wineries...dicono sia stupendo...anche se, da brava pseudo astemia, mi dedicherò più che altro ad apprezzare il paesaggio...il mio fidanzato invece saprà dire qualcosa anche riguardo ai vini ;-)
Day 3: District six, Museum, Table Mountain, Camps Bay
Siamo qui da tre giorni, e sono tre giorni che ripeto al mio fidanzato che non mi sento lontana da casa. Non dico di sentirmi a casa...non è la stessa cosa, no. Ma non mi sembra di essere in fondo ad un altro continente. Sarà l'atmosfera, sarà l'aria, sarà un insieme di cose che creano un "Good Feeling".
Stamattina il tempo non era bellissimo, qualche nuvola sovrastava la città. Ci siamo dunque diretti verso "District Six", una zona del centro purtroppo famosa per l'Apartheid. Abbiamo visitato il museo che ne racconta la storia, è stato toccante e sicuramente degno di nota.
Dopo un giro tra i mercati locali, il cielo si è schiarito...Table Mountain? Yes! In macchina siamo giunti sino alla cabinovia...ripida? No, di più! Un ascensore a cielo aperto. La salita è già di per se un'esperienza...e la vetta, beh, la vetta è qualcosa di davvero speciale. La vista è impressionante, da est ad ovest si estende la Città del Capo, le sue spiagge, Robben Island, oceano Atlantico ed oceano Indiano, montagne, rocce, prati, mare e tanto vento.
Dopo un giretto ad alta quota tra massi (chi li ha portati fin lassù?) e un pranzo veloce, scendiamo e ci dirigiamo verso Camps Bay. L'acqua è gelida, davvero gelida. Ma la spiaggia è vibrante...una passeggiata "pieds dans l'eau" è comunque d'obbligo, come pure un aperitivo al tramonto.
Una giornata impegnativa ma sicuramente da ricordare.
Stamattina il tempo non era bellissimo, qualche nuvola sovrastava la città. Ci siamo dunque diretti verso "District Six", una zona del centro purtroppo famosa per l'Apartheid. Abbiamo visitato il museo che ne racconta la storia, è stato toccante e sicuramente degno di nota.
Dopo un giro tra i mercati locali, il cielo si è schiarito...Table Mountain? Yes! In macchina siamo giunti sino alla cabinovia...ripida? No, di più! Un ascensore a cielo aperto. La salita è già di per se un'esperienza...e la vetta, beh, la vetta è qualcosa di davvero speciale. La vista è impressionante, da est ad ovest si estende la Città del Capo, le sue spiagge, Robben Island, oceano Atlantico ed oceano Indiano, montagne, rocce, prati, mare e tanto vento.
Dopo un giretto ad alta quota tra massi (chi li ha portati fin lassù?) e un pranzo veloce, scendiamo e ci dirigiamo verso Camps Bay. L'acqua è gelida, davvero gelida. Ma la spiaggia è vibrante...una passeggiata "pieds dans l'eau" è comunque d'obbligo, come pure un aperitivo al tramonto.
Una giornata impegnativa ma sicuramente da ricordare.
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