Non chiedetemi dove siamo, non l'ho mica ben capito. Per me, l'espressione "in the middle of nowhere" sembra la più azzeccata.
Siamo in una zona semi desertica, in una riserva che si chiama Sanbona. Ora vi dirò per l'ennesima volta che il posto è stupendo...non vorrei sembrare monotematica, ma lo è davvero. Immaginate di guidare per ore e non vedere nulla a parte qualche villaggio microscopico...e continuare a viaggiare tra distese e montagne fino all'entrata della riserva (che consiste in una barriera dove ti fanno firmare un foglio, and that's it). E guidare ancora, e ancora. E poi finalmente vedi alberi, verde, e dei bungalow...pochi, forse sei. Ed un giardino curatissimo, scimmiette, una piscina e tutto intorno il nulla. Questa sarà la nostra casa per i prossimi due giorni.
La stanza è immensa, ma la cosa più bella è una doppia doccia esterna costruita nella roccia, dove nessuno ti può vedere (scimmie a parte)...
Abbiamo già fatto due uscite (game drives), e visto molti animali: cheetas, giraffe, zebre, elefanti, ippopotami, kudu, gazzelle, iene, rinoceronti...manca ancora il re leone...forse saremo più fortunati durante l'uscita di questa sera!
La mattina ci si sveglia alle 5.30 e alle 6.00 si parte...jeep senza tetto, e su e giù per le piste a cercare gli animali...è il secondo safari che faccio in vita mia (il primo era nello Tsavo, in Kenya) ed è qualcosa di speciale. Gli animali nel loro habitat sono i padroni di casa, noi umani siamo gli ospiti. Massimo rispetto per la natura ed occhi aperti sono il filo conduttore di ogni uscita nella riserva, che per estensione è la quarta più grande del Sudafrica.
La guida ci spiega molte cose interessanti riguardo agli animali, quelle che mi sono rimaste più impresse sono:
- i cheetas (felini maculati) corrono da 0 a 90 km orari in due secondi, e arrivano a 120 km orari in pochi secondi in più
-chi comanda tra gli ippopotami è il maschio più anziano e, se lui va in acqua, tutti vanno in acqua, se si sposta, tutti lo seguono...hanno una pelle spessa 7 cm e se vengono feriti si auto-medicano grazie ad un liquido che producono che è antibatterico, anti-qui e anti-la...
-gli elefanti maschi, quando diventano ometti, vengono cacciati dal gruppo delle femmine che non gradiscono le loro continue attenzioni. Si devono dunque "accodare" ad un maschio adulto ed imparare a comportarsi
-sapete perché le zebre hanno le strisce? Perché quando vengono attaccate, correndo in gruppo creano un effetto ottico che confonde il predatore
-le giraffe hanno un cuore che pesa più di 20 kg...perché deve pompare il sangue fino alla testa che si trova decisamente in alto!
Ok, per ora è tutto...non vorrei rubare il lavoro a National Geographic! ;-)
PS: riesco a pubblicare le foto solo dal cellulare, purtroppo...quelle fatte con la macchina fotografica sono ben diverse, ma potrò scaricarle solo quando sarò a casa. Sorry ;-)
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2 commenti:
Oh dolce Twin... Mi ripeto... Che meraviglia!!!
E cmq già solo queste foto del cel. rendono.. Non oso pensare quelle con la macchina fotografica!!!! Ma che fortunati, quanti animali diversi avete già visto!!
Vogliooooo partire anch'ioooo!!!! :-((((( Ma al momento faccio concorrenza agli elefanti!!!! Un bacio e ancora auguri , love
Sicuramente un compleanno indimenticabile!
Un abbraccio
Nena
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